sabato 3 dicembre 2011

RICETTE GASTRONOMICHE SICILIANE (dagli ANTIPASTI ai DOLCI)

ANTIPASTI
a)       OLIVE  AROMATICHE
             d)FAGIOLI AROMATIZZATI
a)       Olive_Aromatiche
Ingredienti  per 2 persone:
N.20  Olive nere e grosse  senza  osso
N   1  Bicchiere di Aceto di vino
N   1  Bicchierino di Olio di oliva
Un po’ di  aglio  schiacciato  e di origano.
 Mettere le olive in una padella con un po’  di olio d’oliva, di aglio schiacciato e soffriggetele per alcuni minuti. Immettete quindi nella padella  un bicchiere di aceto di vino. Non appena l’aceto si ridurrà di due terzi buttate sulle olive un po’ di origano.
Lasciate le olive sul fuoco lento ancora per alcuni minuti e quindi servitele calde.
 b)       Frittelle di farina di ceci (panelle)
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 400 di farina di ceci
Un litro di acqua salata fredda
Un po’ di prezzemolo fresco e un bicchierino di olio di semi.
 Sciogliete prima la farina di ceci in un recipiente che, quindi, sarà posto sul  fuoco lento rimestandola in continuazione fin quando si ottiene una pasta abbastanza solida e compatta. Immettere del prezzemolo tritato e quindi togliere la pasta dal fuoco.
In una base di legno creare delle forme ognuna circa di 5 cm x 8 cm. Non appena la pasta si sarà raffreddata toglietela dalla base e friggete le panelle con olio di semi prima ben riscaldato.
 c)        Purea di Patate Aromatiche (Cazzilli)
Ingredienti  per  4 persone:
Grammi 500 di patate
Un po’ di aglio,di prezzemolo, di sale e pepe
N. 2 Uova
Un po’ di pangrattato
 Bollire le patate, sbucciarle e passarle a setaccio. Aggiungere alla purea abbastanza densa un po’ di aglio tritato, prezzemolo, sale e pepe. Creare quindi delle crocchette a forma ovale, immergerle nella chiara d’uovo sbattuta e nel pangrattato. Quindi friggetele in olio di semi molto caldo.

  
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 500 di grossi fagioli bianchi
Mezzo bicchiere di aceto di vino
Un po’ di sale, aglio, sedano, olio d’oliva, sale, pepe, foglie di menta
 Lessare i fagioli in acqua salata dove avrete prima inserito aglio e sedano.
Scolate quindi i fagioli e versateli in una insalatiera condendoli con ottimo olio di oliva, con mezzo bicchiere di aceto di vino, con sale, con pepe  e con alcune foglioline di menta.
Coprite la insalatiera in modo che tutto si insapori per bene e lasciate tutto insieme per almeno un’ora e quindi servite.

PRIMI  PIATTI
a) SPAGHETTI AL NERO DELLE SEPPIE
b)CUSCUS
c)MINESTRA  DI   LENTICCHIE
d)PASTA CON OLIO,AGLIO E PEPERONCINO
e)SUGO CON LASAGNE E RICOTTA
f)PENNETTE ALLA  NORMA
g) BUCATINI CON SARDE E   FINOCCHETTO
h) SPAGHETTI  CON LE  COZZE
 i)TIMBALLO  DI  MELANZANE
 l) CANNELLONI  ALLA  SICILIANA
m)       PASTA  COI  CAVOLFIORI
n)           ARANCINI  DI  RISO
o)           PASTA  FRITTA  
                          a) Spaghetti al nero delle seppie
 Ingredienti per 4 persone:
Grammi 400 di spaghetti; Grammi 500 di seppie (con le borse del nero); N.1 cipolla;
N.1 scatola di polpa di pomodoro pronta; Prezzemolo; olio e sale.
 Rosolare nell’olio la cipolla tagliata sottile e le seppie (senza le borse del nero).
Aggiungere la polpa di pomodoro, un pizzico di peperoncino e le borse del nero. Far cuocere il tutto fino a quando le seppie sono ben cotte. Lessare al dente gli spaghetti e condirle con il sugo preparato prima.
                          b) Cuscus
Ingredienti  per 6 persone:
Kg 1  di semola di grano duro
Alcuni spicchi d’aglio, 1 cipolla, prezzemolo,sedano, basilico,sale, noce moscata
N 6 pomodori
Kg 1,5 di pesce da zuppa.

Versare, a piccole dosi, la semola in un grande piatto e lavorarla, con poca acqua salata, sino a ridurla a piccolissime palline. Depositare queste palline in un grande tovagliolo di stoffa non spessa, ungendole con qualche goccia di olio d’oliva.
Soffriggere in un tegame, possibilmente di terracotta, 1 cipolla affettata finemente, 5 spicchi di aglio, un bel po’ di prezzemolo, sedano e basilico. Aggiungere poi 6 pomodori pelati, prima tagliati a pezzi, e il pesce da zuppa. Dopo aver condito con pepe, sale e un po’ di noce moscata e avere per bene insaporito il pesce versare sul miscuglio circa 3 litri di acqua bollente. Far bollire e cuocere per circa mezz’ora. Versare un terzo del brodo così preparato in un altro tegame insieme ad 1 litro di acqua calda. Sulla parte superiore di quest’ultimo tegame porre un colapasta contenente le palline di semola prima preparate e tappate la parte superiore con un buon coperchio in modo che il vapore non possa uscire. Mettere il tegame e il colapasta sul fuoco e cuocere per 1 ora e mezza.
Versate quindi le palline di semola in un ulteriore tegame con metà del brodo non utilizzato prima per la cottura a vapore. Si copre la pentola e si fa riposare per un quarto d’ora. Aggiungere infine il brodo rimasto  e servire.
                             c) Minestra di Lenticchie
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 600 di lenticchie; Grammi 400 di pasta corta;
Mezza cipolla, Sedano, Sale, Pepe, Mezzo bicchiere d’olio d’oliva, Aglio;
N. 4 pomodori, un po’ di pecorino o caciocavallo grattugiato.

In acqua poco salata lasciare per una notte 600 grammi di lenticchie che poi saranno cotte in molta acqua con mezza cipolla, un po’ di sedano,sale e pepe. In un’altra pentola preparate con mezzo bicchiere di olio un soffritto d’aglio e cipolla aggiungendovi 4 pomodori senza semi e tagliati. Cotta questa salsa versate in essa le lenticchie prima scolate, fate bollire e continuate a far cuocere per altri 10 minuti. In un’altra pentola cuocere 400 grammi  di pasta corta e, ancora ardente, scolatela e versarla nelle lenticchie. Fate bollire il tutto per qualche minuti e quindi togliete la pentola dal fuoco e copritela. Dopo 5 minuti potete servire grattugiando sulla pasta caciocavallo oppure pecorino.
            d) Pasta con olio,aglio e peperoncino
Ingredienti per 5 persone:
Grammi 700 di spaghetti o bucatini; N.1 cucchiaio di prezzemolo tritato;
N.4 spicchi di aglio; Mezzo peperoncino rosso, sale.

Innanzitutto tritate insieme 4 spicchi d’aglio, un bel po’ di prezzemolo,mezzo peperoncino rosso e un po’ di sale. Mescolate quanto sopra con un bicchiere di olio  extra-vergine d’oliva
Preparate a parte 700 grammi di spaghetti o bucatini e versate in grande piatto. Mescolate pasta e precedente miscuglio e servite.
                                   e)Sugo con lasagne e ricotta
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 500 di lasagne; Grammi 200 di carne tritata; Grammi 250 di ricotta fresca;
N 2 pezzi di salsiccia; N.4 cucchiai di pecorino grattugiato o ricotta salata.

Si prepari un ragù con 200 grammi di carne tritata di manzo e 2 pezzi di salsiccia senza budello. Si preparino le lasagne al dente versandole in un largo piatto con il ragù e 250 grammi di ricotta fresca. Si mescoli tutto in modo deciso e cospargete tutto con 4 cucchiai di pecorino grattugiato oppure, in alternativa, con ricotta salata e servite.
                                    f) Pennette alla norma
Ingredienti per 4 persone:
N.4 pomodori; N.3 melanzane; Basilico; Ricotta salata grattugiata;
Grammi 400 di spaghetti.

Si prepari una salsa di pomodoro con abbondante basilico fresco. Tagliare quindi 3 melanzane a pezzetti e tenerle sotto sale coperte da un peso per un’ora in un colapasta e friggetele quindi in olio caldo. Cuocere 400 grammi di spaghetti scolandoli al dente e condendoli con la salsa prima preparata. Dopo aver creato le porzioni aggiungere,in ognuna, le melanzane e cospargetela con una buona dose di ricotta salata grattugiata.
  g) Bucatini con sarde e finocchietti
Ingredienti per 4 persone:
N.4 cucchiai di olio d’oliva; N.1 bicchiere di vino bianco; N.1 cucchiaino di stigmi di zafferano; N.2 acciughe dissalate e diliscate; 20 grammi di uva passa; 20 grammi di pinoli tostati; 30 grammi di scalogno tritato; 100 grammi di finocchietto selvatico; 300grammi di sarde; 350 grammi di bucatini.

Tagliare trasversalmente a pezzi di 3 cm le sarde dopo averle sfilettate. Bollite in acqua poco salata il finocchietto tagliato a pezzi e sgocciolarlo, conservando l’acqua di cottura. Si stufi in una grande padella lo scalogno con il vino sino a quando il liquido si riduce di due terzi. Aggiungere un bicchiere dell’acqua cotta prima con il finocchietto insieme allo zafferano.
Portare il tutto alla ebollizione riducendolo della metà inserendo olio .
In un’altra padella non aderente cuocere le sarde cospargendole di sale e pepe.
Cuocere la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto, scolarla quando è al dente e insaporirla con la salsa. Distribuite la pasta nei piatti introducendovi le sarde, le acciughe a pezzetti, le uvette e i pinoli.
                                h) Spaghetti  con le cozze
  Ingredienti per 4 persone:
N. 1 cucchiaio di prezzemolo tritato; Sale e pepe bianco; Mezza cipolla; N.1 bicchiere di vino bianco; N.4 cucchiai di olio extra vergine di olio; 350 grammi di spaghetti; 40 cozze ; 250 grammi di zucchine; 200 grammi di polpa di pomodoro.

Scaldare un cucchiaio di olio in una padella inserendovi poi le zucchine tagliate a pezzetti e cuocetele al dente mescolandole e quindi salarle e peparle un po’.
In una seconda padella scaldare un cucchiaio d’olio con la cipolla affettata e aggiungere la polpa  di pomodoro tagliata a pezzetti. Toglierla quindi dal fuoco cospargendovi un po’ di sale.  Inserire in una casseruola il vino, l’olio rimanente e le cozze pulite. Coprite la casseruola e far cuocere per circa 6 minuti in modo che i gusci delle cozze si aprano. Sgusciare quindi le cozze e porre in una padella il liquido di cottura con poco pepe e dopo unirlo al pomodoro con le cozze e le zucchine.  Cuocere quindi la pasta in molta acqua bollente salata e, dopo averla scolata al dente, immetterla nella salsa,cospargendola di prezzemolo.
 i)                          Timballo di melanzane
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 500 di maccheroni; N.1 etto di burro; N.1 etto di formaggio caciocavallo;
N.4 grosse melanzane; Grammi 70 d’olio d’oliva; N.2 pomodori; N.1 cipolla; N.1 spicchio d’aglio, sale, pepe, un po’ di basilico e pane grattugiato.

Affettare le melanzane lasciandole sotto sale per oltre un’ora e quindi asciugandole per bene e quindi friggendole in olio d’oliva. Soffriggere la cipolla affettata e lo spicchio d’aglio con 50 grammi di burro. Dopo averli coloriti aggiungere i pomodori senza buccia e senza semi e tagliati a pezzetti. Salare e aggiungere un po’ di basilico. Affettare quindi il caciocavallo finemente. Cuocere quindi la pasta scolandola al dente e condendola col sugo di pomodoro.
Preparare quindi una teglia imburrata  e cospargendola con pane grattugiato. Disporre sul fondo di essa e nei lati le melanzane e, nel suo interno mettere un terzo della pasta che sarà coperta con uno strato di melanzane e di fette di caciocavallo e quindi versare un altro strato di pasta e quindi un altro strato di melanzane e così via fino alla fine degli ingredienti. Introdurre nel forno  caldo la teglia per circa 20 minuti e servite.
                                          l) Cannelloni alla siciliana
Ingredienti  per 4 persone:
Grammi 350 di carne di manzo macinata; Grammi 350 di carne di maiale macinata; N.4 etti di farina di semola; N.4 uova più 2 tuorli; N.1 bicchiere di vino; N.1 bicchiere e mezzo di brodo, salsa di 4 pomodori; sedano, prezzemolo, cipolla, carota, 1 spicchio d’aglio, N.2 cucchiai di olio d’oliva, N.2 cucchiai di burro, sale, pepe ed erbe aromatiche.

Preparare innanzitutto un intingolo di carne così: = Si trita insieme un po’ di sedano, un po’ di prezzemolo, una cipolla, una carota e uno spicchio d’aglio. Versate in un tegame 4 cucchiai d’olio d’oliva, sale, pepe ed erbe aromatiche, lasciando rosolare fino a quando la cipolla sarà imbiondita; aggiungere la carne macinata e lasciarla rosolare e creare una consistenza prima dell’aggiunta dei liquidi successivi in modo che tutto non si diluisca troppo. Versate sull’insieme un bicchiere di vino e cuocete il tutto sino a quando l’alcool non evapori. Quando  il vino sarà completamente assorbito si aggiunga la salsa di pomodoro diluita in un bicchiere e mezzo di brodo di carne. Lasciare cuocere il tutto con poco fuoco per un’ora e mezza. =
Fatto l’intingolo di carne preparare la pasta con la farina di semola e 2 uova intere più 2 tuorli. Quando si avrà un impasto piuttosto consistente si stenda un foglio sottile e lo si tagli a rettangoli di 8 cm x 10 cm. Cuoceteli  a 2 alla volta in acqua salata e quando saranno ancora molto a dente scolateli, immergeteli nell’acqua fredda per arrestare la cottura, asciugateli e disponeteli su un panno. Versate il ripieno di carne su tutti i rettangoli con formaggio grattugiato; avvolgete la pasta in modo che assuma il classico aspetto di cannellone; sistemate i cannelloni in una teglia unta di burro uno accanto all’altro. Quando avrete formato un primo strato di cannelloni versate sopra di esso un altro po’ di salsa di carne e di formaggio grattugiato. Così si faccia per gli strati successivi. Alla fine si metta la teglia nel forno a temperatura moderata per circa un’ora e mezza. Poco prima di togliere la teglia dal forno si sbattino le 2 uova rimaste e versatele sopra i cannelloni. Lasciare al forno la teglia fin quando le uova non si siano dorate.
                         m) Maccheroni coi cavolfiori
  Ingredienti per 4 persone:
Grammi 50 di uvetta; Grammi 50 di pinoli; N.1 piccolo cavolfiore; Basilico; N.1 cipolla; Salsa di pomodoro; Olio di oliva; Formaggio pecorino grattugiato; N.3 acciughe  sotto sale e sale.

Si ponga la uvetta in acqua tiepida per circa 15 minuti. Si lavi il cavolfiore e si lessi in acqua salata; toglietelo dal fuoco e scolatelo sino a quando è ancora un po’ al dente. Si rosoli in un tegame un po’ di cipolla  e si aggiunga un cucchiaio di salsa di pomodoro diluita in un bicchiere d’acqua  calda. Mettete il coperchio e lasciate cuocere a fuoco lento; quindi mettete il cavolfiore, diviso gambo a gambo. Pulite  e lavate le acciughe, asciugatele e mettetele in un tegamino con 2 cucchiai d’olio  d’oliva. Schiacciatele con la forchetta mentre soffriggono. Unite tutti gli ingredienti con la pasta, aggiungete il formaggio grattugiato e servite.
                                      n) Arancini di riso
Ingredienti per 6 persone:
N.3 etti di riso; N.3 etti di piselli; N.1 etto di fegatini di pollo; N.1 etto di polpa di vitello; N.3 uova, N.1 litro di brodo, burro, olio, cipolla, salsa di pomodoro, pane e formaggio grattugiati, sale e pepe.

Si rosoli una mezza cipolla finemente affettata in olio e burro. Unite i fegatini taglaiati a piccoli tocchetti, la carne macinata e i piselli. Dopo qualche minuto unite anche un po’ di salsa di pomodoro stemperata in un bicchiere di brodo caldo; salate e pepate. Lasciate cuocere finchè la salsa si sia addensata. A parte preparate un uovo sodo. Cuocete intanto il riso in poco brodo avendo cura di aggiungere nuovo brodo, a piccole mestolate, quando esso viene assorbito dal riso. Si tolga il riso dal fuoco quando esso è ben al dente. Aggiungere mezzo etto di burro, un po’ di  formaggio grattugiato e un uovo crudo. Mescolate e formate delle grosse polpette grandi come un limone. Create al centro di ogni polpetta una cavità  dove si porrà un po’ di sugo prima preparato e un pezzetto di uovo sodo; richiudere la cavità con riso in modo che il ripieno resti all’interno. Si passino poi gli arancini nell’uovo sbattuto e si friggano fino ad essere ben dorati in olio bollente, ma nuovo.
                         o)Pasta fritta
La pasta si prepara come una normale pastasciutta e, tolta dal fuoco molto al dente, viene scolata per bene. In una padella si soffrigga in un bicchiere d’olio aglio e acciughe lavate, spinate e tagliate a pezzetti. Nella suddetta padella versate la pasta e mescolatela per bene. Quindi create una specie di frittata con la pasta premendola per bene. Fate colorire la pasta e fatela diventare ben croccante nella superficie a contatto con la padella. Come per la frittata capovolgete la pasta e fate indorare anche l’altra parte. Dividete la pasta a fette e servite ben calda.
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SECONDI  PIATTI, INSALATE,CAPONATE e CONTORNI:

a)    SALSICCIA  CON IL RAGU’
b)   CAPONATA  DI MELANZANE CON GAMBERI
c)     NASELLO CON CAPPERI E PATATE
d)   SARDE AL BECCAFICU
e)     SARDE COTTE ALLA BRACE
f)      ARAGOSTA ALLA SICILIANA
g)    TRIGLIE AL CARTOCCIO
h)   TRIGLIE AROMATIZZATE CON FINOCCHI
i)       GAMBERI ALLA GRIGLIA
j)      TONNO AL FORNO
k)   PESCESPADA AL FORNO
l)       CERNIA USTICANA
m)                    BRACIOLE DI MAIALE AL VINO BIANCO
    ll)AGNELLO AL FORNO
 lll)CAPRETTO
n)   CASTRATO ALLA BRACE
o)    CONIGLIO ALLA STEMPERATA
p)   CAPONATA SIRACUSANA
q)   ZUCCA GIALLA CON ACETO
r)     PEPERONI ALLA BRACE
s)     MELENZANE ALLA GRIGLIA
                          a)Salsiccia con ragù
      Ingredienti per 4 persone:
N.12 pezzi di salsiccia; N.1 cipolla; N.1 litro di salsa cruda; sale e pepe.

Disporre in una padella,con poca acqua, la salsiccia a cerchi concentrici. Dopo che l’acqua sarà evaporata far colorire la salsiccia prima punzecchiata per far uscire il grasso.
Soffriggere in un tegame 1 cipolla finemente affettata e fatevi rosolare circa 4 pezzi di salsiccia prima non utilizzata. Diluite con 1 litro di salsa cruda di pomodoro aggiungendo sale e pepe e quindi aggiungete la salsiccia cotta prima. Continuate a cuocere il tutto per circa un’ora a fuoco lento e quindi servite la salsiccia con un po’ di salsa. Il sugo rimasto può essere utilizzato per condire meravigliosamente dei maccheroni.
                                       b) Caponata di melanzane con gamberi
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 300 di melanzane; Grammi 300 di gamberi sgusciati; Grammi 80 di sedano; Grammi 30 di polpa di olive nere; Grammi 50 di pomodoro a dadini; Grammi 30 di cipolla tritata;
Grammi 20 di piccoli capperi dissalati; N.1 cucchiaio di pinoli; N.1 cucchiaio di zucchero;
N.2 cucchiai di aceto di vino bianco; N.2 cucchiai di olio extra vergine di oliva; sale e pepe bianco.

Fate cuocere il sedano per 2 minuti in acqua bollente salata. Quindi scolarlo  e tenerlo a parte. Dopo aver tagliato le melanzane inserirle e cuocerle in una padella antiaderente senza condimento. In una padella versare 1 cucchiaio d’olio d’oliva e farvi brasare la cipolla; aggiungervi il sedano e le melanzane. Dopo che si insaporiscano aggiungervi i capperi, i pinoli e le olive; salare, pepare e mescolare. Unirvi quindi il pomodoro. Sciogliere lo zucchero con l’aceto e versare lo sciroppo creato sulle verdure, mescolando dolcemente. Togliere dal fuoco le verdure disponendole al centro in alcuni piatti. In un’altra padella rosolare nel restante olio i gamberi, un po’ salati e pepati. Asciugarli con carta assorbente di cucina e disporle attorno alla caponata di melanzane.
                                              c)  Nasello con capperi e patate                      
 Ingredienti per 4 persone:
Grammi 150 di patate; Grammi 150 di zucchine; Grammi 500 di filetto di nasello; Grammi 50 di cipolla; N.1 cucchiaio di piccoli capperi dissalati; N.8 foglie di sedano; N.16 olive nere; grammi 50 di pomodoro a dadini; N.4 cucchiai di olio d’oliva; sale e pepe.

Pelate ed affettate le patate e le zucchine come pure la cipolla che disporrete in una teglia e sulla quale  porrete le patate, le zucchine con sale e pepe. Distribuirvi quindi il pomodoro, le olive, i capperi e le foglie di sedano. Bagnate il tutto con 2 bicchieri di acqua e con l’olio d’oliva.Coprite la teglia, mettetela sul fuoco per qualche minuto sino a quando le verdure siano al dente. Togliere il coperchio e aggiungete il pesce salato e pepato. Quindi coprite di nuovo e cuocete il tutto in forno.
                                            d)Sarde al beccafico
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 800 di sarde; Grammi 100 di mollica di pan carrè; Grammi 50 di uva passa ammollata; Grammi 30 di pinoli; Grammi 50 di cipolla; N.10 foglie di basilico; N.1 spicchio d’aglio; N.2 cucchiai di prezzemolo; N.3 cucchiai d’olio d’oliva; sale e pepe.

Strofinate una padella con l’aglio e versarvi 2 cucchiai d’olio facendovi dorare rapidamente la mollica di pan carrè.Frullare insieme pane,le erbe tritate e il basilico aggiungendovi sale,pepe i pinoli e l’uva passa sgocciolata. Pulire le sarde, aprirle in modo piatto dal lato del ventre. Privandone della lisca e della testa. Immettere il precedente composto all’interno delle sarde e arrotolatele a forma di involtino. Adagiatele in una pirofila con il rimanente olio e con la cipolla ed eventualmente con foglie di alloro. Cuocere quindi in forno a 200 °C per qualche minuto.
                                            e)Sarde cotte alla brace
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 800 di sarde; Foglie di alloro; Olio d’oliva; Origano; Sale e pepe.

Inserite in spiedini le sarde alternandole con foglie di alloro. Riscaldate una grande griglia di ferro e ponetevi sopra gli spiedini con le sarde. Appoggiate sulla brace, staccandola leggermente da essa, la griglia con le sarde e spruzzatevi sopra un po’ di olio, origano, sale e pepe. Ruotate la griglia alcune volte finchè le sarde non vengano portate a perfetta cottura. Ad ogni rotazione della griglia deve corrispondere la spruzzatina indicata prima.
                                          f)Aragosta alla siciliana
L’aragosta può essere lessata oppure cotta alla griglia.
Se si desidera lessarla verrà cotta in un contenitore dove si inserirà in parti eguali acqua e vino, con l’aggiunta di foglie di alloro e di timo. Se l’aragosta pesa 600 grammi il tempo di cottura sarà di circa mezz’ora. L’aragosta, però sarà inserita nell’acqua bollente possibilmente viva. Appena cotta la si raffreddi nello stesso liquido e se ne estrae la carne della coda con una apertura fatta con una profonda incisione nella parte inferiore della corazza. Si toglie anche la carne del busto e si serve dopo averla condita con un po’ di olio di oliva, limone, sale,pepe e prezzemolo.
Se si desidera cuocere l’aragosta alla griglia bisogna tagliare l’aragosta a metà nel senso della lunghezza ponendola nella griglia inizialmente dalla parte della corazza. Quindi la si gira e si cuoce anche dalla parte opposta. Mentre l’aragosta viene cotta la si deve emulsionare sempre con olio,limone,sale e pepe.
Attenzione: prima di cuocere l’aragosta si deve sempre togliere il budello ed il sacchetto di sabbia oppure utilizzando il corallo(uova) se l’aragosta è femmina.
                                           g) Triglie al cartoccio
Ingredienti per 6 persone:
N.6 grosse triglie di scoglio (con strisce orizzontali nella pinna dorsale); N.4 filetti di acciughe; N.1 spicchio d’aglio; Qualche foglia di menta; N.2 cucchiai di pangrattato; Olio d’oliva; Origano.

Squamate le triglie e privatele delle interiora. Pestate in un mortaio qualche foglia di menta, 1 spicchio d’aglio e 4 filetti di acciughe sotto sale. Amalgamate il pesto con 2 cucchiai di pangrattato, inumidendo il tutto con un po’ di olio d’oliva. Riempite con il composto il cavo ventrale delle triglie dopo averle salate sia all’interno che all’esterno e quindi chiudete ogni triglia, bagnata con poco olio e con una spremuta di origano, nel cartoccio. Cuocete nel forno caldo o sulla griglia per una ventina di minuti.
                                            h)Triglie aromatizzate con finocchi
Ingredienti per 4 persone:
N.12 triglie di piccole dimensioni; N.1 cucchiaino di semi di finocchio; N.1 cucchiaio di di grasso di pancetta; N.1 cucchiaio di prezzemolo; limone,sale e pepe.

Squamate e svuotate le triglie . Pestate in un mortaio 1 cucchiaino di semi di finocchio amalgamandola con 1 cucchiaio di grasso di pancetta che sarà pestata nel mortaio insieme ad un cucchiaio di prezzemolo.  Disponete ora 3 triglie per cartoccio e riempite il cavo ventrale con il pesto irrorandole con un po’ di olio d’oliva,limone,sale e pepe. Fate cuocere in forno caldo o in griglia per almeno 20 minuti.
i)                Gamberi alla griglia
Ingredienti per 4 persone:
Grammi 600 di gamberi di media grandezza; Olio d’oliva, aglio,sale,pepe, prezzemolo, qualche foglia di salvia, qualche foglia di alloro, qualche limone.

Creare una marinata d’olio,d’aglio,di sale, di pepe,di prezzemolo, di salvia e lasciate al suo interno a riposare i gamberi per almeno 2 ore. Infilzate quindi i gamberi negli spiedini alternandoli con foglie di alloro e metteteli in una griglia sulla brace spruzzando spesso su essi il liquido della marinata. Serviteli con prezzemolo e  fettine di limone.
                                             j) Tonno al forno
Ingredienti per 4 persone:
N.4 fette di tonno non molto spesse; Olio d’oliva; Pangrattato; Pomodoro pelato; Capperi dissalati; Olive verdi snocciolate;

Disponete le fette di tonno sul fondo di una teglia ben unta d’olio. Coprite le fette con uno strato di pangrattato e guarnite con pezzi di pomodoro pelato, capperi dissalati, olive verdi snocciolate e tagliuzzate. Salate, inumidite con un po’ d’olio d’oliva e infornate  con forno alla temperatura di 170°C e per 40 minuti di cottura.
                                              k) Pescespada al forno
Ingredienti per 6 persone:
N.6 trancie di pesce spada; Olio d’oliva; N. 1 cipolla; grammi 500 di pomodori pelati;
grammi 100 di olive verdi snocciolate e tagliuzzate;grammi 25 di pinoli; grammi 25 di uva sultanina; un pugno di capperi dissalati; N.2 spicchi d’aglio;N. 1 costa di sedano; basilico; sale e pepe.

Infarinate le trancie  e fatele dorare in 1 bicchiere d’olio d’oliva.  Dopo averle scolato tenerle al caldo. Nell’olio di frittura precedente soffriggete 1 cipolla finemente affettata, alla quale si devono unire 500 grammi di pomodoro pelati, privati dei semi e tagliuzzati. Dopo una cottura di 15 minuti  si devono aggiungere alla salsa 100 grammi di olive verdi snocciolate e tagliuzzate 25 grammi di pinoli, 25 grammi di uva sultanina,fatta rinvenire in acqua tiepida, un pugno di capperi dissalati, 2 spicchi d’aglio tritati ,1 costa di sedano tagliuzzata, 1  foglia di basilico, sale e pepe. Fate cuocere ancora per qualche minuto e quindi disponete le trancie in una pirofila e copritele con la salsa preparata diluita con un mestolo di brodo. La cottura deve essere completata a forno caldo a 180°C per circa 10 minuti. Dopo alcuni minuti servite con crostine di pane tostato alla brace e aromatizzato all’aglio.
                                              l) Cernia usticana
Lessare la cernia in un miscuglio di cipolla,carota,sedano,rosmarino,1 foglia di alloro, 1 ciuffo di prezzemolo, un po’ di pepe e poco sale.Non appena sarà cotta scolatela e fatela raffreddare. Togliere la testa, le lische e la pelle e disponetela in un piatto.Preparate insieme un bicchiere d’olio d’oliva e succo di limone unendovi nel battuto sale,pepe e un po’ di origano. Cospargete  il pesce di prezzemolo tritato e irroratelo con l’emulsione. Guarnitelo poi con olive bianche e fettine di limone.
                m)Braciole di maiale al vino bianco
Ingredienti per 4 persone:
N.4 Braciole di maiale piuttosto spesse con un po’ di grasso attorno;
N.2 bicchieri di vino bianco secco; sale,pepe.

Disponete le braciole in una padella con poca acqua che lascerete evaporare a fuoco moderato, rigirando spesso le braciole. Col grasso liquefatto fare dorare le braciole aumentando il calore. Salate , pepate e diluite con 2 bicchieri di vino bianco secco. Dopo qualche minuto le braciole possono essere servite.
                                    ll) Agnello al forno
Ingredienti non vincolanti per 4 persone:
Kg 1 di agnello; olio d’oliva; alcuni limoni; aglio; cipolla;rosmarino; peperoni; funghi larghi;

Dividere l’agnello in tanti piccoli pezzi e farli marinare in una soluzione di olio e limone, aromatizzata con aglio,cipolla e rosmarino. Disporre quindi la carne sgocciolata in una teglia, alternandola con con peperoni tagliati a pezzi e con funghi larghi e profumati spezzettati e fatti appena appassire in olio e aglio. Aggiungere quindi cipolla affettata e rosmarino e poi porre la teglia in un forno portato, possibilmente a legna, portato ad alta temperatura con ramicelli di olivo.
                                    Lll) Capretto
Ingredienti per 6 persone:
Kg 2 di capretto; N.2 cucchiai di strutto; N.2 cipolle; N.1 bicchiere di vino rosso secco;
Grammi 200 di funghi secchi; N.1 cucchiaio di prezzemolo.

Si tagli a pezzetti 2 kg di capretto, lavatelo ed asciugatelo. In un grosso tegame  si sciolgano 2 cucchiai di strutto, e si soffriggano 2 cipolle affettate finemente. Si rosolino i pezzi di capretto nel soffritto di cipolla e quando la carne avrà un color oro brunito si versi 1 bicchiere di vino rosso secco e lo si faccia evaporare. Salate,pepate e coprite il capretto con leggero brodo di carne e fatelo cuocere a fuoco lento con tegame coperto per circa 45 minuti e quindi unire al capretto 200 grammi di funghi secchi fatti rinvenire in acqua tiepida e 1 cucchiaio abbondante di prezzemolo. Dopo la cottura lasciate riposare per qualche minuto e quindi servite.
                                         n) Castrato alla brace
Ingredienti per 4 persone:
N.12 di costolette di castrato; Olio d’oliva; Aglio; Limone; Sale e pepe.

Macerare le costolette a lungo in una marinata di olio, aglio, limone, sale e pepe.
Cuocere  quindi le costolette alla brace con una griglia prima riscaldata e servirle scottanti, guarnite di fette di limone.
                                            o)Coniglio alla stemperata
Ingredienti per 6 persone:
N.2 piccoli conigli,possibilmente selvatici, del peso complessivo di 1,5 kg senza pelle;
N.1 cipolla; N. 2 cucchiaia di strutto;N.2 foglie d’alloro; Rosmarino; Sale; Pepe nero; Olio d’oliva; N.2 bicchieri di vino rosso secco;un po’ di farina; N.1 cucchiaio di zucchero; Mezzo bicchiere di aceto; un pugno di pinoli; un pugno di uva sultanina; Grammi 100 di olive verdi snocciolate;

Lavare i conigli, togliere le loro testa, zampe ed interiora e quindi tagliare i conigli a pezzi regolari. Preparare una marinata con 1 cipolla affettata, 2 foglie di alloro, rosmarino, poco sale, un po’ di pepe nero , mezzo bicchiere di olio d’oliva e 2 bicchieri di vino rosso secco. Fatela bollire per qualche minuto e, raffreddata, immergetevi i pezzi di coniglio e lasciarli macerare per 2 ore. Scolate la carne, asciugatela e passate i pezzi alla farina e rosolateli in un tegame nel quale si è soffritta la cipolla con 2 cucchiaia di strutto. Aggiungete un po’ di sale e pepe e quindi versate la marinata filtrata e cuocete completamente i conigli. In un altro recipiente stemperate 1 cucchiaio di zucchero con mezzo bicchiere di aceto bianco che verserete sui conigli aggiungendovi un pugno di pinoli, uno di uva sultanina prima riscaldata e 100 grammi di olive verdi snocciolate e tagliuzzate. Aumentate il calore e togliere il tegame dal fuoco quando l’aceto sarà in buona parte evaporato.
                                              p) Caponata siracusana
Friggere i peperoni con aglio e cipolla. Friggere le melenzane a parte e aggiungerle ai peperoni. Cuocere pomodori,capperi,sedano a dadini,menta e olive verdi schiacciate senza nocciolo. Mescolare tutto con peperoni e melenzane ed aggiungere 1 cucchiaio di zucchero e aceto.  Lasciare cuocere per qualche minuto per far evaporare l’aceto e servire.
                                             q) Zucca gialla con aceto
Ingredienti:
Kg.1 di zucca gialla; N.2 spicchi d’aglio; N.1 Cucchiaino di zucchero; Un po’ di menta; aceto, olio d’oliva e sale.

Tagliare la zucca a fette, salarle e friggerle in olio di oliva come pure l’aglio. Aggiungere poi l’aceto, lo zucchero e cucinare il tutto per qualche minuto finchè si scioglie lo zucchero ed evaporare l’aceto. Si spolvera infine di menta.
                                            r)Peperoni alla brace
Ingredienti:
Peperoni,Olio d’oliva,succo di limone e sale.

Cuocere i peperoni alla brace. Togliere quindi i semi, il picciolo e la pellicina. Tagliarli a filetti e metterli in un piatto; Condirli con olio d’oliva, sale e succo di limone oppure condirli con un pomodoro anche arrostito, aglio, sale e olio d’oliva.
                          s) Melenzane alla griglia
Ingredienti:
Melenzane, aglio, prezzemolo, tritato, origano, menta, olio di oliva, e peperoncino.

Mettere le melenzane tagliate a fette e cosparse di sale in un contenitore e sotto un peso.
Quindi asciugatele e mettetele sulla griglia e, non appena cotte, condirle con olio, aceto, origano, menta, aglio, prezzemolo e peperoncino.
  
 DOLCI  E  GELATI

                   d) COTOGNATA SICILIANA
                   e) CICERCHIATA NATALIZIA
                   f) SPUMONE ALLE MANDORLE

 a)    Cassata siciliana
Si passi a setaccio 800 grammi di ricotta e aggiungervi 500 grammi di zucchero, 100 grammi di cioccolato tagliato a dadini,un pizzico di vaniglia,100 grammi di frutta candita spezzettata, inumidendo tutto con qualche goccia di liquore dolce. In un contenitore a tortiera con bordi non bassi fate aderire fette sottili di Pan di Spagna. Versate nella parte cava la crema di ricotta livellandola per bene e chiudere con un’altra fetta di Pan di Spagna. Porre la tortiera in frigo per qualche ora e quindi capovolgete la torta su un disco bianco di cartone per dolci.
Guarnire la torta rivestendola prima con crema di pistacchio  e poi con frutta candita.
b)   Gelato con l’anguria
Comprare una anguria di circa 5 kg ben maturo. Staccare la polpa rossa e togliete da essa i semi e passate a setaccio. Aggiungete 800 grammi di zucchero e 200 grammi di amido da dolci e far bollire per 5 minuti. Raffreddato tutto unite 100 grammi di cioccolato, 100 grammi di zucca candita, un pugno di pistacchi tagliati a pezzetti e infine un po’ di cannella in polvere. Dopo aver amalgamato tutto mescolando bene versate il liquido in stampi da lasciare in frigo per alcune ore.



                                   c) Cannoli siciliani
Preparare prima la scorza lavorando a fontana 250 grammi di farina, nella quale amalgamare una chiara di uovo, 1 noce di sugna, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaino
di caffè in polvere, 1 di cioccolato amaro, 1 pizzico di sale e vino bianco tanto quanto ne serve per creare una pasta piuttosto solida.Il tutto lasciate riposare per 1 ora avvolto in un tovagliolo. Stendere poi la pasta con il matterello per ottenere una sfoglia non molto sottile. Da essa creare dischi di 10 cm di diametro. Presi dei cannelli(cilindri lunghi 13 cm di canna o latta e di 2 cm di diametro) ungeteli con sugna e attorno ad essi avvolgete i dischi saldando bene il punto di congiunzione(con albume), Friggere in olio bollente fino a quando è brunito il colore dei dischi. Scolarli su carta assorbente e togliere i cannelli . Preparate ora il ripieno. Passare a setaccio 250 grammi di ricotta lavorandola con 150 grammi di zucchero semolato,50 grammi di frutta candita ridotta a dadini e 50 grammi di cioccolato amaro tagliuzzati. Dopo che gli ingredienti sono amalgamati, riempire le scorze già pronte.

                                     d) Cotognata siciliana
Cuocere le cotogne in grandi pentole con acqua; liberare quindi le cotogne dalla buccia e dai torsoli e passare il rimanente si passerà a setaccio e amalgamarvi una dose di zucchero uguale al peso delle cotogne passate al setaccio.Lasciare ancora nel fuoco per qualche minuto. Riempire ora delle formelle di terracotta dove la cotognata prenderà la forma delle formelle.Si lascerà la cotognata nelle formelle fino a quando si raffredderà. Dopo qualche ora la cotognata potrà essere tolta dalle formelle.

e) Cicerchiata natalizia
Ingredienti:
N.2 uova intere; N.4 cucchiaia di olio d’oliva; N.4 cucchiaia di zucchero; Kg 0,5 di farina doppio zero;un pizzico di sale fino; N.1 busta di vaniglia e,per condimento: 400 grammi di miele, N.1 etto di mandorle, cannella in polvere.

Disporre la farina nella spianatoia a cerchio( con un centro al centro).
Mettere nel centro le uova,il sale, lo zucchero, l’olio e la vaniglia. Impastare il tutto per bene, poi fare dei rotoli di paste e tagliarle a dadini(come ceci).
Friggerli nell’olio di semi(abbondante) e poi disporli su carta paglia per privarli dell’olio in eccesso. Prendere una casseruola e versarvi il miele. Farlo cuocere a fuoco moderato finchè diventi color oro. (E’ pronto quando versandone una goccia in una tazzina di acqua fredda, si raddensi senza sciogliersi). Poi si mettono i “ceci” nella casseruola e si rimescolano assieme al miele. Si aggiunge un bel po’ di cannella in polvere e le mandorle spellate e tostate.
Il tutto si dispone ancora caldo sul piatto bagnato e con l’aiuto di 2 coltelli e le mani bagnate si dà al dolce la forma circolare. Poi,freddo, si copre con zucchero a granelli.

f) Spumone alle mandorle
Ingredienti:
1 litro di panna montata; 250 grammi di mandorle caramellate.

Tritate bene le mandorle, pestatele nel mortaio e mischiatele con la panna montata. Create degli stampini con carta oleata e versate la panna con le mandorle e lasciatele per alcune ore nella cella del frigorifero. Poi servite con una cioccolata calda e densa.



 

venerdì 2 dicembre 2011

DIDATTICHE PER LA MATEMATICA E LATINO

UNA  DIDATTICA  VINCENTE  PER LA  MATEMATICA

La Matematica è considerata da molti alunni la più difficile disciplina tra tutte quelle che essi devono affrontare.
Molti genitori, nel momento in cui un docente comunica loro che il proprio figlio incontra delle difficoltà nella suddetta materia, pensano che il motivo sta nel fatto che il proprio congiunto non è  “portato” allo studio della disciplina.
Altri decidono subito di inviare il proprio figlio a doposcuola, pensando che solo così può superare le difficoltà presenti  e le lacune pregresse.
Dopo oltre trent’anni di insegnamento della Matematica ho capito che la causa fondamentale delle difficoltà incontrate dagli alunni non sono imputabili ai giovani, ma ai relativi docenti.
Quasi sempre il docente spiega un determinato argomento, possibilmente negli ultimi minuti dell’ora di lezione, e quindi assegna la teoria e i relativi esercizi non domandandosi minimamente se esso è stata acquisito dagli alunni.
Nella lezione successiva inizia ad interrogare anche se i suoi discepoli lo supplicano di rispiegare l’argomento perché non capito.
Altri docenti, più democratici, accettano le richieste degli alunni, ma la spiegazione continua ad essere “frontale” , cioè senza il coinvolgimento dei giovani che, ancora una volta, non riescono ad apprendere in modo efficace l’argomento.
La presente non vuole essere una critica verso i miei colleghi che, comunque, pensano quasi sempre di svolgere il loro lavoro egregiamente.
In questo modo molti alunni giungono alla fine dell’anno con notevoli lacune al punto che la loro scadente preparazione li porta ad avere un debito formativo nella Matematica.
Voglio allora presentare la mia didattica sviluppata e perfezionata da oltre venti anni  e che mi ha consentito di avere tante soddisfazioni dai miei alunni che, quasi sempre, hanno capito perfettamente la materia. Ho perfezionato la didattica che ora illustrerò anche con la costruttiva ed efficace collaborazione e con il continuo dialogo che ho sempre avuto con i miei alunni. Parte di questa didattica è presente nel Trattato sul Dialogo fra le varie componenti sociali presente nel presente sito.
Il docente di Matematica deve spiegare un determinato argomento all’inizio della prima ora delle due che sicuramente ha a disposizione nella  settimana. La sua esposizione non deve durare più di un’ora.  Nella seconda ora dividerà la classe in gruppi non numerosi (al massimo di 4 persone) nel quale deve essere presente, ma non obbligatoriamente, un tutor (con preparazione superiore rispetto gli altri). Il professore dirà ai gruppi di sviluppare o i quesiti teorici o pratici spiegati prima, muovendosi tra i vari gruppi e spiegando i punti di maggiore difficoltà fin quando il gruppo diventa completamente autonomo. Ringraziare spesso i tutor che in questo modo tenderanno a dare il massimo nello spiegare gli argomenti ai più deboli.
Ho potuto constatare che, così facendo, aumenta la fiducia degli alunni sui propri mezzi e verso il docente che non viene più visto come colui il quale tenta di bocciarlo, ma come colui che cerca in ogni modo di fargli acquisire nuove conoscenze. Questa biunivoca fiducia porta, quasi sempre, a cogliere dei risultati insperati.

               Prof. Sampognaro  Giuseppe.
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DIDATTICA PER  IL LATINO

DIDATTICA DEL LATINO

·        FINO AL 1400
Il latino era indispensabile per accedere al sapere organizzato e per comunicare ai livelli alti della società: la lingua latina veniva insegnata non solo per leggere e comprendere i testi antichi, ma anche per scrivere e comunicare. La metodologia adottata per l’apprendimento del latino era molto vicina a quella che si usa oggi per le lingue straniere moderne: imparavano a memoria e analizzavano versetti della Bibbia, conversavano col maestro e fra di loro. (T. Herrle, Didattica della lingua latina, Roma 1964, pp. 14 segg.)

·        DAL 1400
Gli umanisti, nella lotta contro il latino imbarbarito del Medioevo, sulla scorta di Cicerone e di Quintiliano, ricostruirono il latino classico e stabilirono precise norme grammaticali e sintattiche. Pensavano di avere realizzato la rinascita della lingua latina, invece ne avevano decretato la morte. Il latino cessava di essere lingua viva e diventava una lingua morta, o meglio una lingua letteraria, anche se ancora per alcuni secoli continuerà la produzione letteraria in lingua latina. Lo studio grammaticale assume un’importanza decisiva, e ci si cura di fornire fin dall’inizio delle buone basi grammaticali; il metodo naturale, basato sull’imitazione e sull’uso, lascia il posto a quello grammaticale.

·        DAL 1700

Il cambiamento di prospettiva nella didattica del latino si consolida: si deve partire dalla grammatica e non dalla lingua viva, tanto più che il latino ormai ha cessato di essere lingua viva, dal momento che la produzione di opere si avvale ormai delle lingue nazionali. Di conseguenza, poiché il latino è morto e nessun popolo ormai lo parla, è necessario che esso sia appreso dai giovani e radicato in loro mediante precise regole desunte dai buoni autori classici.
Si afferma il modello di analisi del linguaggio centrato sull’analisi logica (C. Du Marsais, Exposition d’une méthode raisonnée pour apprendre la langue latine, Paris 1722.): il manuale di grammatica intende ora presentare un modello razionale della lingua, sulla scorta dell’analisi logica, che consente di stabilire un denominatore comune fra tutte le lingue e passa quindi, in modo razionale e deduttivo, da una lingua all’altra. Si parte dalla frase italiana, si fa l’analisi logica, si opera la trasposizione. Ad ogni casella del nostro sistema linguistico corrisponde una casella del sistema linguistico latino e quando la casella rimane vuota si ricorre a costrutti analogici. Il latino diventa la lingua logica per eccellenza.

·        NEL 1900
E’ chiaro, a questo punto, che non era più necessario conoscere il latino per avere accesso alle fonti del sapere (oggi semmai bisogna conoscere l’inglese). E’ sorto, pertanto, nel nostro secolo il problema di come giustificare la permanenza del latino nel curricolo scolastico. Si è parlato di valore formativo della lingua latina, si è celebrata la sua logicità, la sua capacità di quadrare la mente e di garantire uno straordinario sviluppo intellettuale. Il latino aveva il compito di selezionare i talenti, di affinare l’intelligenza e di creare il gusto. Si continuava ad imporre una didattica centrata sull’acquisizione della competenza attiva della lingua: l’esercizio principale era la versione in latino (nelle scuole) o la composizione (esami universitari e di concorso).
Ma questo sistema negli anni ’60 entra in crisi. Viene a mancare la convinzione circa l’importanza formativa del latino, che viene subito più che accettato dagli studenti. Intanto il latino viene estromesso in modo graduale dalla scuola media (con la legge n. 1859 del 31/12/1962 veniva eliminato in I media, rimaneva obbligatorio in II, diventava facoltativo in III; con la legge n. 348 del 16/6/1967 veniva eliminato del tutto); di conseguenza vengono modificati i programmi di insegnamento del latino nella quarta e quinta classe del ginnasio (DPR 9/9/78 n. 914) e nel triennio del liceo classico (DPR 31/9/1980 n. 316). Nel frattempo, era stata abolita la prova scritta di versione dall’italiano in latino (DPR 4/7/1969).
. Rimane nei licei e negli istituti magistrali, ma si pone il problema di individuare lo “statuto” del latino oggi, ossia quale contributo garantisce l’apprendimento del latino nella formazione di un giovane del XXI secolo.

·        NEL 2000
Prima di continuare il nostro discorso sulla didattica del latino, occorre fare una digressione sul progetto culturale nella scuola dell’autonomia: cosa insegnare ai ragazzi delle prossime generazioni.
Il tema della formazione sembra essere diventato in questo scorcio di secolo una questione decisiva per lo sviluppo di ogni Paese. Ripensare la scuola e la formazione diventa un passaggio obbligato di questo fine secolo. Per costruire una cultura per il cambiamento, dobbiamo anche confrontarci con le grandi tensioni del mondo contemporaneo. Ma come vivere il cambiamento senza voltare le spalle al proprio passato? Da una parte, occorre acquisire il senso della storia: riconoscere la dimensione storica del presente e insieme rendere contemporaneo il passato, senza smarrire la percezione della distanza e della diversità; dall’altra, c’è bisogno di una scuola che si apra al mondo, riuscendo a confrontarsi con i linguaggi audiovisivi e multimediali che fanno parte ormai della vita dei nostri ragazzi. In una scuola che non vuole essere specialistica ma di larga formazione umana e culturale è necessario fornire un sapere che permetta di acquisire conoscenze, competenze, consapevolezza, responsabilità, un sapere abilitante che sappia destare anche interesse e passione.
Ritornando in argomento, per legittimare il mantenimento del latino in questo tipo di scuola, bisogna chiedersi quali disposizioni permanenti (conoscenze, abilità, competenze ecc.) tale studio sia in grado di promuovere nella formazione di un giovane del XXI secolo. Quali finalità si possono assegnare oggi  allo studio della lingua latina nella scuola secondaria superiore? La risposta più completa è stata data dalla Commissione Brocca (vedi foglio allegato: “L’insegnamento di Latino rafforza e sviluppa”) e può essere condivisa e attuata anche da chi utilizza i vecchi programmi. Le finalità si possono sintetizzare in tre grandi ambiti:
·         AMBITO STORICO-CULTURALE.
Lo studio della lingua e della civiltà latina permette di ampliare l’orizzonte storico-culturale, di essere consapevoli delle radici della nostra civiltà, di cogliere l’unità culturale della civiltà europea, di capire e valutare il presente alla luce del passato.
·         AMBITO DELL’EDUCAZIONE LINGUISTICA.
Lo studio linguistico del latino permette di comprendere e tradurre testi antichi, di acquisire il dominio del linguaggio, soprattutto di quello intellettuale.
·         AMBITO DELL’EDUCAZIONE LETTERARIA.
Lo studio del latino permette di accedere al patrimonio letterario in lingua latina e di cogliere le strutture fondamentali delle forme della comunicazione letteraria tuttora presenti nella nostra cultura.
Ma ancora non ci siamo. Infatti, alcune di queste finalità potrebbero essere raggiunte senza conoscere una parola di latino. Vanno, allora, individuate finalità particolarmente significative, raggiungibili attraverso lo studio del latino. La Commissione Brocca  indica queste finalità (vedi foglio allegato: “Riferimenti generali”), che si possono così sintetizzare:
·        Il latino dà un contributo certo e rilevante all’educazione linguistica, permettendo di acquisire strumenti concettuali e abilità specifiche per uno studio sistematico delle strutture sintattiche, morfologiche e lessicali di altre lingue, prima fra tutte l’italiano.
·        Il latino dà un contributo certo e rilevante al dominio dei linguaggi settoriali, di quei linguaggi cioè che trasmettono il sapere organizzato, dal momento che per secoli ha costituito per tutta l’Europa il veicolo esclusivo della cultura filosofica e scientifica.
In effetti qualsiasi linguaggio settoriale, anche quello relativo alle discipline più “nuove”, come l’informatica, è profondamente permeato di latino. Oggi il latino non è più usato per veicolare il sapere, tale compito è svolto attualmente  dall’inglese; ma l’inglese è un prezioso strumento di comunicazione, mentre il latino costituisce un formidabile strumento culturale e può essere a buon diritto definito lingua della cultura occidentale: una sufficiente conoscenza del latino risulta propedeutica e funzionale alla comprensione di ogni discorso di carattere speculativo-epistemologico.
Stabilito uno statuto credibile, è ora necessario tradurre le finalità in obiettivi, cioè in percorsi operativi che consentano all’alunno di possedere abilità e competenze. Si tratta di un compito completamente nuovo, di una vera e propria rivoluzione rispetto alla didattica consolidata da 1500 anni di storia, che è centrata sulla competenza attiva, si propone cioè di insegnare agli alunni a produrre nuovo latino e fornisce di conseguenza una serie di regole. La nuova grammatica non deve fornire regole per tradurre dall’italiano in latino, ma deve descrivere le principali strutture morfologiche, sintattiche e stilistiche e indicare come renderle in italiano, attraverso un sistematico confronto fra le due lingue. Si deve dunque passare da una grammatica normativa ad una grammatica descrittiva e contrastiva. Alla luce di questo, due sono gli obiettivi:
1.     Strumentale: possedere le nozioni di morfologia, di sintassi e di lessico sufficienti per comprendere e tradurre un testo latino;
2.       Linguistico : possedere strumenti concettuali e abilità specifiche per l’analisi di un sistema linguistico.

BIBLIOGRAFIA
·         CUPAIUOLO F.,   Bibliografia della lingua latina, Napoli 1993 (repertorio bibliografico)
·         BOWEN J.,  Storia dell’educazione occidentale, Mondadori, Milano 1979
·         MURRU F.-PRESSOLANO G.,   Alla scoperta della didattica del latino nel Settecento e nell’Ottocento, “Nuova Rivista Pedagogica”, Roma 1980
·         LANA I., Il latino nella scuola secondaria, La Scuola, Brescia 1990
·         TITONE  R.-COCCIA G., Insegnare il latino oggi, Armando, Roma 1992   
·        IL LATINO E L’INFORMATICA
 La didattica del latino oggi si avvale del computer: utilizzando un programma di videoscrittura è possibile produrre un nuovo testo, integrarlo, modificarlo, aggiornarlo. Il docente  può crearsi un archivio personale, con schemi di lezione, testi per compiti in classe, test per le prove di verifica. Inoltre, al tradizionale strumento di studio (il libro di testo) si può affiancare l’ipertesto che consente di arricchire le conoscenze. Basta “cliccare” su alcune parole chiavi per accedere  ad ulteriori informazioni. E’, insomma, indispensabile che i docenti possano accedere a internet per avere a disposizione dati e informazioni su qualsiasi argomento. Diamo alcune indicazioni bibliografiche su alcuni siti che interessano il docente di latino:
·        http://www.virgilio.it
·        http://www.arianna.it
·        http://www.economia.unibo.it/dipartim/stoant/rassegna1/intro.html
·        http//www.scuolaitalia.com
·        http//www.cisi.unito.it/arachne/num1/lana.html

P R O G R A M M I  T R A DI Z I O N A L I

LICEO CLASSICO (DPR 9/9/1978 n. 914: ginnasio e DPR 31/9/1980 n. 316 per il liceo)
IV GINNASIO
V GINNASIO
I LICEO
II LICEO
III LICEO
Studio della lingua: graduale conoscenza delle strutture morfo-sintattiche e loro si-stemazione.
Lettura di testi scelti opportunamente.
Studio della lingua: completamento e si- stemazione dello stu-dio della morfologia e della sintassi.
Lettura di un’anto-logia di prosatori prevalentemente sto-rici.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dalle o- rigini alla fine della età arcaica.
Antologia: Virgilio,  Cesare (o Sallustio), Cicerone: un’orazio-ne o lettere.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età di Cesare all’età di Augusto.
Antologia:Lucrezio, Catullo,Orazio,Cice-rone:scritti filosofici (o Livio)
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età di Tiberio al V sec. dopo Cristo.
Antologia: Tacito,  Seneca,Plauto (o Te-renzio).




LICEO SCIENTI FICO (O.M. 20/3/1967)
I
II
III
IV
V
Studio della lingua: Morfologia. Nozioni elementari di sintassi. Lettura di passi pro-gressivamente ade-guati.
Studio della lingua: Sintassi dei casi.
Lettura di passi pro-gressivamente ade-guati
Studio della lingua: Sintassi del verbo e del periodo.
Letteratura:dalle o- rigini alla fine della età arcaica.
Antologia: Cesare, Catullo, Ovidio.
Letteratura:dall’età di Cesare all’età di Augusto.
Antologia: Virgilio, Orazio,Sallustio,  Li-vio, Tacito, Seneca.
Letteratura:dall’età di Tiberio al V sec. dopo Cristo.
Antologia:Cicerone, Lucrezio.




ISTITUTO MAGISTRALE (O.M. 20/3/1967)
I
II
III
IV
Studio della lingua: Morfologia. Nozioni elementari di sintassi. Lettura di passi pro-gressivamente ade-guati
Studio della lingua: Sintassi dei casi.
Lettura di passi pro-gressivamente ade-guati
Studio della lingua: Sintassi del verbo e del periodo.
Letteratura:dalle o- rigini all’età di Ce-sare.
Antologia: Cesare, Virgilio.
Dall’età di Augusto al V secolo dopo Cristo.
Antologia:Cicerone, Orazio, Quintiliano.









P R O G R A M M I    B R O C C A

INDIRIZZO CLASSICO
BIENNIO
III
IV
V
Studio della lingua:
·         Fonetica e prosodia;
·         Morfosintassi;
·         Studio del lessico.
Antologia:
Cesare, Cornelio Nepote, Sallustio, Svetonio, Cicerone, Apuleio, i Vangeli, le Vite dei Santi.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-so la lettura dei testi.
Letteratura: dalle o- rigini all’età repub-blicana.
Antologia: Cicerone, Lucrezio, antologia di autori(Plauto, Teren-
zio, Catullo,  Cesare, Sallustio, ecc.)
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età di Augusto al periodo di Traiano.
Antologia: Virgilio, Orazio, Livio, antolo-gia di autori(Tibullo, Properzio, Ovidio, ecc.).
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età degli Antonini alla tarda latinità.
Antologia: Seneca, Tacito, antologia di autori pagani e cri-stiani.

INDIRIZZO SCIENTI FICO
BIENNIO
III
IV
V
Studio della lingua:
·         Fonetica e prosodia;
·         Morfosintassi;
·         Studio del lessico.
Antologia:
Cesare, Cornelio Nepote, Sallustio, Svetonio, Cicerone, Apuleio, i Vangeli, le Vite dei Santi.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-so la lettura dei testi.
Letteratura: dalle o- rigini all’età repub-blicana.
Antologia: Cicerone, Lucrezio, antologia di autori(Plauto, Teren-
zio, Catullo,  Cesare, Sallustio, ecc.)
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età di Augusto al periodo di Traiano.
Antologia: Virgilio, Orazio, antologia di autori(Tibullo, Properzio, Ovidio, ecc.).
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età degli Antonini alla tarda latinità.
Antologia: Seneca, Tacito, antologia di autori pagani e cri-stiani.

INDIRIZZO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO
BIENNIO
III
IV
V
Studio della lingua:
·         Fonetica e prosodia;
·         Morfosintassi;
·         Studio del lessico.
Antologia:
Cesare, Cornelio Nepote, Sallustio, Svetonio, Cicerone, Apuleio, i Vangeli, le Vite dei Santi.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraverso la lettura dei testi.
Letteratura: dalle o- rigini all’età repub-blicana.
Antologia: antologia di autori(Plauto,Teren- 
zio), Cicerone, Plinio il Giovane.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età di Augusto al periodo di Traiano.
Antologia: antologia di autori (Catullo,Vir-gilio, Orazio, Sallustio Livio, Tacito).
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età degli Antonini alla tarda latinità.
Antologia:Lucrezio, antologia di autori (Cicerone, Quintiliano, Seneca).







INDIRIZZO LINGUISTICO
BIENNIO
III
IV
V
Studio della lingua:
·         Fonetica e prosodia;
·         Morfosintassi;
·         Studio del lessico.
Antologia:
Cesare, Cornelio Nepote, Sallustio, Svetonio, Cicerone, Apuleio, i Vangeli, le Vite dei Santi.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-so la lettura dei testi.
Letteratura: dalle o- rigini all’età repub-blicana.
Antologia: antologia di autori (Plauto,Terenzio), Cicerone, Plinio il Giovane.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età di Augusto al periodo di Traiano.
Antologia: Catullo,     Sallustio,Virgilio,Ora-  zio, Livio, Tacito.
Studio della lingua:
integrazione e appro-fondimento attraver-sola lettura dei testi.
Letteratura:dall’età degli Antonini alla tarda latinità.
Antologia:Lucrezio. Seneca, , antologia di autori pagani e cri-stiani.